Le auto, un po’ come tutti gli esseri umani, invecchiano e si deteriorano e arrivano quindi a un punto in cui non possono essere utilizzate. Il fine vita di un’automobile è rappresentato dalla rottamazione auto che, secondo la legge italiana, può essere effettuata presso centri di raccolta autorizzati come www.rottamazioneautogratis-roma.it. L’auto viene così demolita e poi radiata dal Pubblico Registro Automobilistico, il PRA. Quando si decide di rottamare la propria auto, una valida alternativa può essere rappresentata da un veicolo elettrico come ad esempio una bici elettrica o un monopattino elettrico. Si tratta di una scelta che si rivela essere vantaggiosa sia per l’ambiente che per la propria salute ed il proprio portafogli.
Tutti i pro della scelta di un veicolo elettrico
Le automobili hanno un impatto sempre più negativo sull’ambiente e la tematica dell’inquinamento sta a cuore sempre a più persone e anche ai governi. Comprare una bicicletta elettrica o un monopattino elettrico, invece, non inquina perché non vengono emesse sostanze nocive e non vengono emessi nemmeno rumori (riducendo anche l’inquinamento acustico). Quando poi si usa un’e-bike si fa attività fisica “facilitata” (perché c’è la pedalata assistita) e quindi ci sono dei benefici per la propria salute. Infine, l’auto richiede ogni anno spese importanti come il pagamento del bollo, il pagamento dell’assicurazione, i costi di immatricolazione e i frequenti pieni. Tutti questi costi vengono annullati nelle biciclette elettriche, che vengono equiparate alle biciclette classiche.
Come sostituire e rottamare la propria automobile
Quando si rottama l’auto e la si sostituisce subito con un nuovo mezzo, solitamente la rottamazione auto è gratuita. Se poi ci si reca al centro di raccolta in prima persona si potrebbero pagare delle spese accessorie (come la marca da bollo da 32€ o le spese di trasporto). Alla ditta vanno poi lasciati il veicolo, la targa (anteriore e posteriore), il certificato di proprietà e la carta di circolazione e si può procedere con la demolizione (nel caso in cui alcuni pezzi siano ancora funzionanti, vengono tenuti). Entro trenta giorni, poi, viene fatta richiesta di radiazione dal PRA.