Il Ministero della salute prevedeva l’obbligo di vaccinare i bambini per prevenire l’avvento di 4 malattie, che potrebbero incidere negativamente sulla qualità di vita di chi le contrae e di chi è a stretto contatto con il contagiato. A questo proposito parliamo di:
Poliomielite: effettuato in 3 dosi nel primo anno d’età del bambino e portato al richiamo verso i 6 anni, il vaccino contro questa malattia è di particolare importanza. La poliomielite è una patologia infettiva che va ad intaccare il sistema nervoso, il quale a sua volta impedisce il corretto funzionamento della massa muscolare, sino a causare nell’individuo paralisi parziali o totali che possono portare alla morte.
Tetano: le norme istituite atte alla somministrazione di questo vaccino, ne prevedono una distribuzione analoga a quella del vaccino contro la poliomielite. Spesso, i bambini giocando rischiano di farsi del male e tagliarsi con materiali che potrebbero trasmettere loro questa malattia. Il tetano colpisce anch’esso il sistema nervoso, portando nel peggiore dei casi alla nascita di paralisi con conseguente morte dell’infetto. Al fine di mantenere il suo effetto benefico nell’organismo, il vaccino antitetanico richiede un ulteriore richiamo, da effetture tra gli 11 e i 18 anni.
Epatite B: parliamo ora di una malattia infettiva estremamente contagiosa, la quale si trasmette attraverso il sangue o i fluidi corporei. L’epatite B colpisce il fegato, provocando infezioni di diversa natura che possono causare cancro, cirrosi o insufficienza epatica. Sebbene in alcuni casi sia possibile salvare il paziente per mezzo di un trapianto di fegato, il vaccino anti-epatite B è obbligatorio e d’estrema importanza. Iniettato nel terzo mese di vita del bambino, necessita di una seconda dose effettuata attorno ai 5 mesi ed una terza intorno al primo anno d’età.
Difterite: la difterite è una patologia infettiva che colpisce il sistema respiratorio e dunque le vie aeree, causando disfunzioni renali, neurologiche e complicazioni a livello cardiaco. Come la maggior parte dei vaccini, anche quello anti-difterite viene somministrato in 3 dosi: una attorno al primo anno di vita, una seconda tra i 5 e i 6 anni ed un terzo richiamo in età adolescenziale, tra gli 11 e i 18 anni.
A partire dal 2017, i vaccini obbligatori sono diventati 10 e riguardano dunque i bambini nati in quell’anno o negli anni successivi. Le nuove vaccinazioni che dovranno essere somministrate da questo momento in poi, riguardano altre 6 malattie infettive, quali: pertosse, Haemophilus influenzae di tipo B (più comunemente conosciuta come meningite), morbillo, rosolia, parotite e varicella.